sábado, 22 de diciembre de 2012

A MANI VUOTE


Tutti i pastori di Betlemme erano in agitazione, si davano un gran da fare per preparare i doni da portare a Gesù.
Uno di questi, il più povera di tutti, cercava, cercava e non trovava niente di presentabile. Era infinitamente sconsolato quando gli altri si misero in fila per andare alla grotta con le mani piene di doni e tutti sorridenti.
Anche il povero pastore, pur non avendo nulla, si mise in processione. Restò sulla soglia: aveva le mani vuote e il cuore pieno di tristezza. Ripeteva dentro di sé:" Signore, non ho niente da offrirti, proprio nulla".
Accadde allora un fatto degno di essere ricordato, Maria che teneva in braccio con infinito amore Gesù bambino, per prendere più facilmente i doni che li venivano offerti, voleva cedere il Figlio divino a San Giuseppe, ma questi era indaffarato nel chiudere gli spiragli da dove entrava il freddo. A chi dare Gesù?
Guardò intorno e vide sulla soglia l'unico pastore che aveva le mani libere.
Maria allora le porse suo Figlio. Così quel pastore che non aveva nulla, ebbe tutto.

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