Tutti i pastori di
Betlemme erano in agitazione, si davano un gran da fare per preparare i doni da
portare a Gesù.
Uno di questi, il più povera di tutti, cercava, cercava e non trovava niente di presentabile. Era infinitamente sconsolato quando gli altri si misero in fila per andare alla grotta con le mani piene di doni e tutti sorridenti.
Anche il povero pastore, pur non avendo nulla, si mise in processione. Restò sulla soglia: aveva le mani vuote e il cuore pieno di tristezza. Ripeteva dentro di sé:" Signore, non ho niente da offrirti, proprio nulla".
Accadde allora un fatto degno di essere ricordato, Maria che teneva in braccio con infinito amore Gesù bambino, per prendere più facilmente i doni che li venivano offerti, voleva cedere il Figlio divino a San Giuseppe, ma questi era indaffarato nel chiudere gli spiragli da dove entrava il freddo. A chi dare Gesù?
Guardò intorno e vide sulla soglia l'unico pastore che aveva le mani libere.
Maria allora le porse suo Figlio. Così quel pastore che non aveva nulla, ebbe tutto.
Uno di questi, il più povera di tutti, cercava, cercava e non trovava niente di presentabile. Era infinitamente sconsolato quando gli altri si misero in fila per andare alla grotta con le mani piene di doni e tutti sorridenti.
Anche il povero pastore, pur non avendo nulla, si mise in processione. Restò sulla soglia: aveva le mani vuote e il cuore pieno di tristezza. Ripeteva dentro di sé:" Signore, non ho niente da offrirti, proprio nulla".
Accadde allora un fatto degno di essere ricordato, Maria che teneva in braccio con infinito amore Gesù bambino, per prendere più facilmente i doni che li venivano offerti, voleva cedere il Figlio divino a San Giuseppe, ma questi era indaffarato nel chiudere gli spiragli da dove entrava il freddo. A chi dare Gesù?
Guardò intorno e vide sulla soglia l'unico pastore che aveva le mani libere.
Maria allora le porse suo Figlio. Così quel pastore che non aveva nulla, ebbe tutto.
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